asia
03 Novembre 2009

Pił violenti bambini che guardano TV

Argomento: Educazione

I bambini lasciati di fronte alla TV, specialmente se in tenera età, sviluppano atteggiamenti aggressivi. Lo ha evidenziato uno studio su circa 3100 donne americane condotto da Jennifer Manganello, ricercatrice presso l'università di Albany e riportato da Reuters.

Anche solo lasciare la TV accesa come sottofondo comporta lo stesso problema, ma in misura ridotta. Si stima che la TV rimanga accesa in media 8 ore al giorno, mentre i bambini guarderebbero la TV 3 ore al giorno in media.
La ricercatrice a capo del progetto ha detto che sono neccessari ulteriori studi per capire cosa guardano i bambini quando sono davanti alla TV e quanto influisce il contenuto di ciò che viene proposto nel piccolo schermo, in confronto ad altri fattori come il contesto familiare, il quartiere in cui si vive ecc., su comportamenti antisociali come la tendenza ad alzare le mani, i modi sgarbati, la disobbedienza e la propensione ad urlare.

Ma qualcuno corre già ai ripari. In Australia, con l'aiuto degli esperti del Royal Children Hospital di Melbourne, sono state scritte le linee guida riguardanti l'utilizzo della TV per i bambini. Queste linee guida diventano vincolanti gli asili nido e scuole materne australiani e prevedono il divieto per i bambini da 0 a 2 anni e non oltre un'ora al giorno per i piccoli da 2 a 5 anni. Secondo la rivista Nature i bambini tra i 6 mesi e i tre anni che guardano la televisione ogni giorno, quando raggiungono i sei anni di età sono più aggressivi, hanno un vocabolario più povero e hanno meno concentrazione dei loro coetanei. Ormai è chiaro che ai più piccoli la TV non fa bene.

Ma anche in Italia qualcosa si sta muovendo. Mentre spuntano televisioni per bambini da 0 a 3 anni sui nostri canali satellitari a pagamento, Corrado Calabrò, presidente dell'Agcom, parla di una regolamentazione più severa (anzi, di una regolamentazione, visto che non c'è nulla finora a tutela dei bambini). La consapevolezza del problema della fruizione passiva dei programmi da parte dei bambini piccolissimi, magari mentre il nonno guarda la sua telenovela preferita o mentre il papà guarda il western di turno, sembra non essere molto presente tra gli italiani, ma forse nelle sedi competenti qualcosa si muove. In ritardo. Pensate che l'Autorità francese per le telecomunicazioni è intervenuta sul tema nel lontano 22 luglio 2008 ed è stata, manco a dirlo, molto rigorosa a riguardo. Nelle sue raccomandazione si legge che "il consumo di immagini TV mette a rischio lo sviluppo dei processi di pensiero e di immaginazione", mentre favorisce "la passività e il ritardo nel linguaggio, il turbamento del sonno e della concentrazione".

I consigli dei pediatri: niente TV prima dei due anni di età, poca TV controllando attentamente la programmazione e ponendo un limite al tempo totale giornaliero.

di Paolo Ferrante
Redazione Asia.it

Per approfondire
Reuters:
it.reuters.com
Abstract della ricerca pubblicata su Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine:
http://archpedi.ama-assn.org/cgi/content/short/163/11/1037?home
(INGLESE)


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