Dopo il pellegrinaggio sui luoghi del Buddhismo di un paio d'anni fa, si è innescata una catena virtuosa.
A Bodhgaya vedevamo strisciare mendicanti colpiti da gravi forme di atrofia muscolare.
Li chiamai "uomini lucertola" per come erano costretti a vivere.
Se piove, strisciano nella melma, se picchia il sole, sulle strade roventi.
Una medico del nostro gruppo suggerì che la causa fosse da attribuire, tra l'altro, alla pessima qualità del loro approvvigionamento d'acqua.
In molti villaggi la sola fonte d'acqua sono gli stagni che, dopo i monsoni che li riempiono raccogliendo tutto quel che si trova sul terreno, feci incluse, diventano mefitiche colture microbiche.
Chiedemmo a nostri amici locali cosa si potesse fare.
Dissero che sarebbero stati necessari pozzi artesiani e pompe per attingere l'acqua dalle falde.
Il costo non era eccessivo per un gruppo come il nostro e, detto fatto, raccogliemmo la cifra con cui, di lì a poco, fu scavato il primo pozzo.
L'acqua pulita arrivava in un villaggio dove, prima, la povera gente doveva fare chilometri per approvvigionarsene.
Ora c'è una seconda bella notizia.
La nostra amica medico, in occasione del congedo dall'attività di un suo collega, ha proposto di render possibile, come omaggio a lui, lo scavo di un secondo pozzo e l'installazione di una seconda pompa in un altro povero villaggio.
Fatto!
Speriamo che la catena virtuosa possa continuare e che gli "uomini lucertola", almeno i questa zona, restino solo memoria di un triste passato.
Grazie alla dottoressa Maria Pia Ricchieri, grazie al dottor Andrea Donati e grazie a Nadim e Santosh, gli agenti locali della futura Asia-Bodghaya.
E grazie al Buddha.
Franco Bertossa
Puoi aiutarci contattando ASIA.
ASIA - Associazione Spazio Interiore e Ambiente
Via Riva di Reno 124 - 40121 Bologna
Tel: +39.051.225588 - Fax: +39.051.0621104
Iniziative correlate: