E’ un pensatore “ingombrante”, non solo perché a lui si sono richiamati più o meno illegittimamente tanti movimenti culturali e politici del Novecento, ma anche perché, per quanto faccia, la nostra cultura non riesce a liberarsene, non ne può fare a meno ogni volta che cerchi non solo di capire di dove viene, ma anche e soprattutto verso dove va.
Che ASIA si dedichi a Nietzsche è molto emblematico della vocazione che si esprime nel nome dell’Associazione. Più ancora che come un grande metafisico (così lo ha letto Heidegger), Nietzsche è un critico della civiltà occidentale (e ASIA si chiama così anche perché ha sempre guardato, senza alcuna mitologizzazione, verso Oriente) ma è insieme un pensatore edificante nel senso migliore della parola. Leggere i suoi scritti, che spesso sono difficili da ridurre a uno schema teorico unitario, è una grande esperienza “spirituale” più che conoscitiva; come una ventata d’aria pulita che piace respirare per sentirsi più vivi, liberi, profondi.
In questo senso, almeno, si è proposto di presentarlo Gianni Vattimo, uno dei più noti studiosi italiani di Nietzsche, che ha invitato i partecipanti alla settimana a leggere e meditare insieme una scelta dei testi più significativi del filosofo tedesco, secondo questo programma articolato per giornate: