Cari amici,
Alcuni di voi ci hanno chiesto di dare una mano per orientarsi nelle molte e-mail e iniziative per i Tibet che si accavallano in questo momento.
Abbiamo dunque fatto una ricerca delle fonti attendibili, e vi segnaliamo in questo comunicato il sito che al momento ci pare più completo e meglio aggiornato per avere il polso della situazione.
Vi esortiamo a diffondere il comunicato per avere una reale conoscenza della situazione in Tibet e nel contempo favorire un' azione di sostegno e solidarietà.
In molti paesi del mondo iniziative analoghe potranno creare una massa critica utile per un aiuto concreto alla popolazione tibetana nel suo bisogno di maggiori diritti e libertà.
Vi ringraziamo del tempo che vorrete dedicare a questa attività.
Elisabetta Murru,
segretaria dell'associazione Tonglen
Le informazioni più attendibili sulla situazione in Tibet vengono dalla International Campaign for Tibet.
Questo organismo afferma che c'è da essere estremamente preoccupati circa le notizie riportate dall'interno del Tibet, dove la situazione peggiora continuamente.
Queste notizie da fonti attendibili testimoniano di arresti di massa, perquisizioni e ricerche casa-per-casa e di percosse.
Le cause alla radice di questa situazione devono essere ben chiare: risentimento e amarezza a lungo covate che vengono a galla mentre il governo cinese e i media non fanno nulla per calmare la situazione.
Il Dalai Lama è un uomo di pace che è pienamente dedito alla non-violenza e occorre che sia da noi sostenuto in questa ora di bisogno.
Potete una mano contattando il vostro rappresentante politico, spiegando l'urgente situazione in Tibet e chiedendo di appellarsi alla Cina per fare ciò che segue:
- Permettere l'accesso in tutte le aree tibetane a osservatori internazionali e giornalisti indipendenti
- Astenersi dall'uso della violenza di fronte a proteste pacifiche dei Tibetani
- Astenersi dall'uso della tortura e/ di altri trattamenti degradanti
- Cominciare un sostanziale e significativo dialogo con il Dalai Lama e i suoi inviati, per portare cambiamenti durevoli e pace in Tibet.
La Cina ha l'onore di ospitare le Olimpiadi quest'anno. Tuttavia possiamo appellarci allo IOC ( Comitato olimpico internazionale) perché ponga l'urgenza di ritirare il Tibet dal percorso della fiaccola olimpica al Comitato Organizzatore, per questioni umanitarie. Il passaggio della fiaccola sarà visto come una provocazione alla popolazione tibetana e potrebbe perciò portare ad ulteriori disordini, tensioni e quindi più violenze e arresti.
Possiamo inoltre fare appello a politici e pubbliche personalità affinché si astengano dal partecipare alla cerimonia di apertura dei giochi quale espressione di preoccupazione per le violazioni dei diritti umani in Tibet; in particolare perché la cerimonia di apertura servirà alla Cina come un palcoscenico, per presentarsi all'opinione pubblica mondiale come paese ospitante con una buona immagine.
Continui aggiornamenti si possono trovare su www.savetibet.org, oppure www.italiatibet.org.
Per favore spedite questo messaggio a quante più persone potete.