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17 Luglio 2008

Nucleare: conveniente e sicuro. O no

Argomento: Scienza

In questi tempi di crisi energetica con il costo del petrolio schizzato alle stelle non si sa se per questioni geo-politiche o per una concreta scarsità di materia prima, la nostra classe dirigente è tornata a puntare l'attenzione sull'energia nucleare, promuovendola come fosse l'alternativa ai combustibili fossili più conveniente e addirittura più pulita. Ma è veramente così?
Secondo il premio nobel per la Fisica Carlo Rubbia ( Leggi qui) le stime del costo dell'energia ricavata dall'atomo non tengono conto del massiccio intervento statale necessario per far fronte alle enormi spese legate ai sofisticatissimi sistemi di sicurezza di cui necessitano le centrali nucleari, allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi (parcheggiati per decine o centinaia di anni nei "cimiteri nucleari"), e agli interessi delle banche (la costruzione di una centrale nucleare richiede da sei a dieci anni).
Basti ricordare che nel 1979 negli Stati Uniti si stavano costruendo 94 centrali elettronucleari; dieci anni dopo solo due erano ancora in costruzione e non ancora terminate. Per attirare l'industria privata negli Usa è stato istituito un fondo assicurativo federale per far fronte ai miliardi di dollari necessari per bonificare gli impianti in caso di incidenti e per risarcire i danni subiti dai lavoratori e dalla popolazione.
Secondo prudenti stime del ministero dell'energia degli Stati Uniti, che includono anche una stima dei costi di confinamento delle scorie, il prezzo di un kW.h nucleare ammonta in definitiva a circa 6,1 centesimi di euro: si tratta di un prezzo molto superiore non solo a quello di un kW.h a carbone o a gas, ma anche di quelli eolico e da biomasse (http://it.wikipedia.org/wiki/Abbandono_dell'energia_nucleare)
Dall'altra parte della barricata, i sostenitori del nucleare, sulla base di calcoli molo accurati arrivano a stime esattamente opposte. Si può vedere ad esempio questo studio: http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
Un altro grave problema è quello della sicurezza delle popolazioni e dell'ambiente circostante. Senza tornare a parlare di Chernobil, è di pochi giorni fa la notizia di un accidentale rilascio di acque contenenti uranio nella centrale di Tricastin in Francia, con conseguente contaminazione delle falde acquifere (Leggi qui )

di Paolo Ferrante
Redazione Asia.it

Segnali:

http://www.blogalileo.com/rubbia-il-nucleare-in-italia-non-risolverebbe-il-problema-dei-costi-energetici

http://it.wikipedia.org/wiki/Abbandono_dell'energia_nucleare

http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_729060884.html


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