Artisti come René Magritte (1898 - 1967) aprono squarci con cui è difficile rapportarsi, specialmente non avendo alcuna dimestichezza, perlopiù, con un mondo interiore cui raramente diamo un significato totalizzante. Le opere del pittore belga catapultano chi le contempla proprio in quella dimensione "altra" tanto prossima a noi stessi quanto lontana da una comprensione razionale, spesso categorizzata (addomesticata) come "soggettiva" e quindi "inattendibile".
Il merito più grande di Magritte è forse proprio quello di imporre agli attenti l'evidenza del mistero che siamo, spogliandolo di tutto ciò che sarebbe di troppo e lasciarlo, nudo e incomprensibile, davanti al nostro sguardo... perché lo sguardo stesso si scopra misterioso. I suoi quadri non parlano d'altro che del fruitore: chi li osserva è continuamente rimandato al proprio non capire (se stesso), e al fascino arcano che esso può scatenare nella vera Arte. I visi celati, le antinomie figurative, i colori quasi monotoni - la potenza di queste opere sta nel poco, nel quasi niente, e al contempo nel completamente altro rispetto all'abitudine; il quotidiano perde il velo di scontatezza che lo vernicia di decenza e si rivela improvvisamente come sconosciuto, ma non per questo spaventoso: è una perplessità incantata, uno stupore ammaliato a scaturire dalla contemplazione dei dipinti di Magritte.
Da non perdere, per tutti coloro che sentono la seduzione dell'insolito e della grande arte del Novecento, la mostra a Palazzo Reale, a Milano, che ospiterà dal 21 novembre 2008 al 29 marzo 2009 cento dipinti dell'artista nordeuropeo, insieme ad alcune gouaches e sculture, provenienti direttamente da Bruxelles: per una visione eccezionalmente ampia della sua opera, a partire dai primi e pressoché sconosciuti quadri futuristi fino ad arrivare a quelli celeberrimi degli anni Cinquanta. Il filo conduttore è la natura, rivisitata, interrogata, vissuta alla luce della condizione dell'uomo moderno e dell'occhio lucido e spregiudicato di un artista autenticamente figlio del Novecento, e al contempo messaggero di un enigma che non ha tempo.
Il luogo della mostra
Palazzo Reale di Milano: http://www.comune.milano.it/palazzoreale
Piazza Duomo 12 - Milano | Metropolitane MM1 e MM3 - Duomo
Orario: dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.30; lunedì, dalle 14.30 alle 19.30; giovedì, dalle 9.30 alle 22.30 (possono variare, verificare sempre via telefono)
Biglietti: intero: Euro 9; ridotto: Euro 7; scuole: Euro 4,50
Organizzazione: Comune di Milano - Palazzo Reale, Civita e Giunti Arte
Ideazione: Claudia Zevi & Partners
Partners: Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique e Fondazione Magritte
Curatori: Michel Draguet e Claudia Beltramo Ceppi in collaborazione con Charly Herscovici e Paolo Vedovi
Catalogo: Giunti Arte
di Linda Altomonte
Centro Studi ASIA
Segnali:
Il luogo della mostra, Palazzo Reale di Milano: http://www.comune.milano.it/palazzoreale
Magritte in rete:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9_Magritte