Leggendo La Repubblica online di oggi si può trovare un articolo sul ruolo della TV nella crescita dei bambini (leggi qui). In particolare, il caso è incentrato su un fatto drammatico accaduto nel '96 a Noceto, in provincia di Parma, in cui un bambino, per imitare un gesto visto in TV, si è impiccato.
La questione è molto delicata e, come emerge anche nell'articolo, non si tratta di un intero paese senza TV. Ma, visto che loro almeno ci provano, la domanda sorge spontanea: è possibile rinunciare alla tentazione di lasciare un ragazzino ipnotizzato per ore davanti al televisore senza restrizioni di sorta? Spesso ai genitori manca l'alternativa, oppure è la cosa più semplice, visto che questo media ha la capacità di attirare l'attenzione come poco altro e questo fatto può far comodo. La domanda sulle conseguenze, tuttavia, è senz' altro lecita.
Una piccola nota aggiuntiva vorrei porla sul mercato dei videogiochi, che non conosce crisi nel vero senso della parola (leggi qui, notizia del 18 maggio). Presso l'associazione ASIA ci occupiamo anche di attività educativa rivolta a bambini e ragazzi, insegnamo discipline come l'Aikido, un'arte della non violenza e del rispetto, o lo Yoga. Nella sala della pratica si insegnano questi principi, negli spogliatoi (alcuni) bambini parlano di come uccidere mostri, di come smembrarli, di come massacrare, sparare, far esplodere, imbrogliare, guidare una macchina sportiva, cose che non hanno nulla a che fare con il mondo reale, ma neanche con l'immaginario fantasioso che i ragazzi hanno e devono avere.
A questo punto vediamo che il problema educativo non è soltanto se lasciare o meno un bambino davanti alla TV, perché portarlo al parco con la Playstation portatile non è, credo, un grosso cambiamento. E non possiamo nemmeno consolarci con le decine di studi che rassicurano sulla bontà e utilità dei videogiochi, anche di quelli violenti (e prossimamente uscirà un articolo su questo tema), dato che molte ricerche scientifiche in questo campo sono, a dir poco, interessate.
Forse una domanda andrebbe girata ai genitori: cosa preferiscono tra due ore di straordinario e un pomeriggio passato in famiglia? Capisco che molti potrebbero sentirsi offesi da questo discorso, che sembra prendere in causa persone che non hanno scelta. Il capo li licenzierebbe o la carriera andrebbe a farsi friggere.
di Paolo Ferrante
Redazione Asia.it
Segnali:
Nel paese che ha spento la TV
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/parma-senzatv/parma-senzatv/parma-senzatv.html
Il mercato dei videogiochi non conosce crisi
http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=3.0.3327773165
Educhiamo i nostri giovani alla meraviglia
http://www.asia.it/adon.pl?act=doc&doc=70