Scrittore, insegnante e fondatore, insieme ad Anna Luce Lenzi, della scuola “Penny Wirton”, Eraldo Affinati ci racconta un metodo d’insegnamento basato sull’importanza della relazione umana fra docente e allievo, relazione che s’instaura con successo anche quando a insegnare a un adolescente non è un adulto, ma un suo coetaneo.

Una didattica che si lascia modellare da una guida silenziosa, implicita, che si rivela quando anche ragazzi con difficoltà nell’apprendimento ritrovano la motivazione, o quando ragazzi diversissimi fra loro per cultura, lingua, storia personale si trovano a condividere valori comuni che gli adulti sembrano ormai aver dimenticato.

Dalla necessità di suscitare stupore negli alunni al rifiuto di una scuola ingessata dalla burocrazia, Affinati indica un possibile percorso per restituire fiducia nell’insegnamento e nel futuro non solo ai ragazzi, ma anche ai docenti.

Intervista e montaggio: Silvia Siberini
Riprese: Stefano Croci