ASIA nasce da una meraviglia e dalle domande che essa genera.

Volendo fissare la mia mente su ciò che intendo per valore assoluto o etico, sempre mi capita che mi si presenti l’idea di un’esperienza particolare che quindi è, in un certo senso, la mia esperienza per eccellenza: ed è per questa ragione che ora, parlando a voi, userò questa esperienza come il mio primo e principale esempio. […] Credo che il modo migliore di descriverla sia dire che, quando io ho questa esperienza, mi meraviglio per l’esistenza del mondo. E sono allora indotto a usare frasi come “Quanto è straordinario che ogni cosa esista”, oppure “Quanto è straordinario che il mondo esista”. (1)

Non come il mondo è, ma che esso è, è il mistico. (2)

Perché v’è in generale l’ente e non piuttosto niente? (3)

Troviamo che tali momenti di suprema perplessità, risvegliando in noi una domanda di senso, abbiano un duplice risvolto: possono gettarci nel più cupo nichilismo così come in una commovente meraviglia.

Muovendo le sue esperienze tra questi due estremi, ASIA si confronta con le culture sui temi di filosofia, educazione, etica, arte, scienza e spiritualità.

(1) L. Wittgenstein, Sull’etica, in Lezioni e conversazioni, Adelphi 1995 (1965), pp. 12-13.

(2) L. Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus, 6.44, Einaudi 1990 (1961), p. 81.

(3) M. Heidegger, Che cos’è metafisica?, Adelphi 2001, p. 67.