asia
15 Dicembre 2011

Intervista con Brother David Steindl-Rast/2

L'incontro con il monaco benedettino è avvenuto in occasione del Convegno "Science and Spirituality" di Cortona (seguite sotto le indicazione per attivare i sottotitoli).



Un'appassionata conversazione con il monaco benedettino americano Brother David Steindl-Rast, che Roberto Ferrari ha incontrato al Convegno "Science and Spirituality" di Cortona. Partendo dalla pratica da lui proposta della now-ness e della gratitudine, Brother David parla del confronto con la scienza, della nuova idea di un "Dio del futuro" e di questa dimensione del divino. Partendo dal fatto che le cose ci sono donate, offre la sua riflessione sui termini "gettatezza" e "abbandono" in Martin Heidegger. Nella parte finale Brother David sottolinea l'importanza delle peak experiences, le esperienze di vetta che hanno ispirato e trasformato la vita di grandi persone.

"Ogni cosa è la celebrazione del nulla che la sostiene".

David Steindl-Rast (Vienna, 1926) è monaco benedettino. Dopo aver preso il PhD in psicologia sperimentale a Vienna si è trasferito, dal 1953 negli Stati Uniti, dove si è distinto nel dialogo inter-religioso con esponenti del Buddhismo Zen (che ha studiato con rinomati maestri quali Haku'un Yasutani, Soen Nakagawa, Shunryu Suzuki) e il suo lavoro sulla interazione tra vie spirituali e pensiero scientifico.

Dagli anni '70, insieme ad altri religiosi come Thomas Merton, ha promosso un profondo rinnovamento della vita spirituale americana, alternando periodi di studio e ritiro con lezioni e seminari in Università, convegni, centri spirituali, chiese e templi delle diverse religioni. È autore di molti libri e pubblicazioni (di cui al momento solo uno tradotto in italiano, "L'universo come dimora", con Fritjof Capra, ed. Feltrinelli, che nel 1992 ha vinto l' American Book Award) e co-fondatore di  "A Network for Grateful Living", una organizzazione che propone le gratitudine come forza trasformatrice a livello individuale e sociale.

 

Traduzione:
Elena Daniele, Daniela Turolla, Elia Tosi

 

ATTENZIONE: per vedere i sottotitoli bisogna attivarli! Cliccate in basso a destra, sul pulsante con la freccia verso l'alto; appare una piccola barra menu, di cui il secondo pulsante è l'opzione per attivare o disattivare i sottotitoli. Buona visione!

Prima parte dell'intervista

 


Commenti:


 L'esperienza del... Picco  Utente
fafafa
04 Gennaio 2012 - 16:45
Certamente di grande importanza la analogia tra "gettatezza" e" gratuità del dono" nel loro rinvio al nulla dell'Evento ( direbbe Sini ). Ciò che risulta difficile da accettare, da comprendere, rimane per me l'esperienza "del picco". Mi sembra che si indulga ad una sorta di mistico rapimento su cui certamente molti poeti, mistici, filosofi hanno richiamato l'attenzioe, ma che non mi ha mai realmente convinto.


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