Vacances de l'esprit

Il corpo nella mente: dai neuroni specchio all’intersoggettività

 

Eugenio Borgna, Vittorio Gallese
Nel cuore delle Dolomiti: Emozioni, mente, cervello.

Cultura con vista...

L’Altopiano del Renon, giardino dell’Alto Adige, ha accolto la 13a edizione delle Vacances de l’Esprit nel luglio 2007. La bellezza del paesaggio naturale e la posizione strategica, che consente in poco tempo di visitare alcuni tra i luoghi più belli delle Dolomiti, hanno determinato questa scelta, oltre alla pace ed al silenzio del luogo, senza trascurare infine il clima mite e la ricchissima e raffinata cucina locale, grandemente apprezzata da coloro che, oltre alla mente, amano nutrire piacevolmente anche il corpo. Una vista sulle più belle montagne d’Italia, laghi, boschi e innumerevoli sentieri fanno da cornice alle lezioni e al tempo libero dei partecipanti. Il Renon è una meravigliosa zona di media montagna con oltre 400km di sentieri che per la loro dolcezza sono adatti a tutta la famiglia; la sua estrema sommità è il Corno del Renon (2260 metri s.l.m.), famoso per la bellissima veduta panoramica sulle cime Dolomitiche del Latemar.

Tutti gli incontri si sono tenuti a Soprabolzano nella locale Casa della Cultura.

 

Vittorio Gallese
dal 21 al 28 luglio 2007 - “Il corpo nella mente: dai neuroni specchio all’intersoggettività”


Breve presentazione

La capacità di comprendere gli altri in quanto soggetti intenzionali, al contrario di quanto sostenuto per anni dal cognitivismo classico, non dipende esclusivamente da competenze mentalistico-linguistiche, ma è fortemente dipendente dalla natura relazionale del comportamento. Secondo questa ipotesi, è possibile conseguire una comprensione esperienziale diretta degli altri modellando il comportamento altrui come intenzionale sulla base di un’equivalenza tra ciò che gli altri fanno ed esperiscono e ciò che fa ed esperisce l’osservatore.

La scoperta dei neuroni “specchio” nella corteccia premotoria di una scimmia, e la successiva scoperta dell’esistenza di un sistema di neuroni specchio anche nell’uomo, ha permesso per la prima volta di chiarire i meccanismi neurofisiologici alla base di numerosi aspetti della cognizione sociale. Ogni volta che osserviamo qualcuno eseguire un'azione, oltre all'attivazione delle aree visive, si ha una concomitante attivazione di circuiti corticali motori che sono normalmente attivi durante l'esecuzione di quelle stesse azioni. Sebbene noi non riproduciamo effettivamente le azioni osservate, tuttavia il nostro sistema motorio si attiva come se noi eseguissimo le azioni che osserviamo. Vedere un’azione significa simularla.

Il sistema dei neuroni specchio è verosimilmente il correlato neurale di questo meccanismo, descrivibile in termini funzionali come “simulazione incarnata”. L’architettura funzionale della simulazione incarnata, originariamente evidenziata con la scoperta dei neuroni specchio nel dominio delle azioni, sembra costituire una caratteristica di base del nostro cervello, rendendo così possibili le nostre ricche e diversificate esperienze intersoggettive. Le recenti evidenze empiriche prodotte dalla ricerca neuroscientifica hanno rivitalizzato il vecchio concetto di empatia. Verranno discusse le implicazioni di questo modello per una nuova concezione dell’intersoggettività e di alcune sue manifestazioni patologiche.

Articolazione delle lezioni

1. I modelli classici dell’intersoggettività: Teoria della mente e Simulazione (1 lezione).
2. Il concetto di empatia e la sua storia in estetica, filosofia e psicologia (1 lezione).
3. Azione percezione e cognizione in una prospettiva filo- ed onto-genetica (3 lezioni).
4. Il sistema dei neuroni specchio e la simulazione (2 lezioni).
5. La dimensione incarnata dell’intersoggettività: Imitazione, Emozioni e sensazioni (2 lezioni).
6. La dimensione incarnata dell’intersoggettività: Il linguaggio (2 lezioni).
7. La dimensione incarnata dell’intersoggettività: L’esperienza estetica. (1 lezione).
8. La perdita dell’evidenza naturale del mondo intersoggettivo: La dimensione autistica (1 lezione).

Vittorio Gallese, professore di Fisiologia umana presso l'Università di Parma, è autore di una tra le scoperte neurologiche più importanti degli ultimi anni, quella dei cosiddetti «mirror neurons».
Leggi qui per approfondire il tema dei neuroni specchio...


Eugenio Borgna
dal 14 al 21 luglio 2007 - “L’arcipelago delle emozioni”

Qual è l’oggetto della psichiatria? Da questa domanda, e dalla risposta che si intende consegnare ad essa, scaturiscono le due grandi linee, l’una teoricamente e concretamente contapposta all’all’altra, lungo le quali si svolgono le due diverse modalità di fare psichiatria. Se l’oggetto della psichiatria è costituito dalle alterazioni delle fuzioni e delle formazioni cerebrali, essa non è se non una disciplina che nelle sue fondazioni metodologiche e conoscitive non si distingue da quelli che sono i modelli diagnostici e terapeutici della medicina: configurandosi come scienza naturale. Se la psichiatria invece, senza disconoscerne le componenti biologiche che sono in essa, è scienza umana, il suo oggetto di conoscenza cambia radicalmente: in essa, cioè, si ha a che fare con la soggettività, con la interiorità, con gli sconfinati orizzonti dei vissuti dei pazienti: che devono essere analizzati e descritti non in atteggiamento di neutralità emozionale ma di ascolto e di partecipazione emozionale nel solco delle catergorie fenomenologiche di conoscenza che sono la introspezione e la immedesimazione.

Questa seconda psichiatria di matrice husserliana e jaspersiana, che è chiamata psichiatria fenomenologica e antropologica, ha cambiato gli scenari della psichiatria moderna: sottraendola alle categorie naturalistiche di conoscenza che, del resto, ancora oggi riconducono i disturbi psichici, e in fondo ogni processo psichico, ad alcune lineari alterazioni neurofisiologiche e neurochimiche delle formazioni cerebrali: trasformando la psichiatria in encefaloiatria.
Sulle articolazioni tematiche e formali di una psichiatria fenomenologica dialetticamente intesa, intendono soffermarsi le nostre riflessioni.

Linee tematiche seminario vde 2007 con Eugenio Borgna

1. Cosa è la psichiatria: scienza naturale o scienza umana?
2. L'importanza della relazione
3. Il ruolo delle emozioni
4. Il linguaggio del corpo
5. La malinconia come stato d'animo e come malattia
6. L'angoscia come stato d'animo e come malattia
7. La solitudine e il silenzio
8. Il problema dell'identità
9. Il femminile e il maschile in psichiatria
10. Le correlazioni fra esperienze psicopatologiche e creatività
11. Psicoterapia e farmacoterapia in psichiatria

Eugenio Borgna è primario emerito di psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Milano.

Clicca qui per leggere la scheda di apporfondimento sul docente.

Il sito delle Vacances de l'esprit è in continuo aggiornamento, per ulteriori informazioni sull'edizione 2007 delle Vacances de l'esprit tornate a trovarci, contattate la segreteria di asia, oppure iscrivetevi alla nostra newsletter.

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