Il cubismo di Picasso e la geometria appaiono essere argomenti afferenti a culture distinte e lontane tra loro, spesso inconciliabili. Questo è ciò che potevamo dire prima di aver ascoltato Piergiorgio Odifreddi alle Vacances de l'Esprit 2007 della Matematica.
Infatti, il noto professore di logica e abile divulgatore ha tentato di conciliare gli estremi di quella che Percy Snow riconosceva come una pericolosa divisione nella cultura del XX secolo.
Al tempo di Cartesio o di Leibniz non esisteva la separazione tra cultura umanistica e scientifica. Oggi si assiste ad un tentativo, soprattutto da parte del mondo scientifico italiano e internazionale, di ricreare un ponte. Un difficile compito che ha visto interessanti tentativi nella quattro giorni di San Vincenzo, località immersa nel verde della Maremma toscana, in riva al mare.I grandi filoni della cultura umanistica che sono stati affrontati sono le arti figurative, la letteratura e la musica. Se Picasso, Mondrian e Kandinsky non sono sfuggiti alle attenzioni del "matematico impertinente", anche i sonetti danteschi o la produzione di Borges sono stati oggetto di studio e riflessione.
Nella serata dedicata alla musica, Odifreddi e il musicista Roberto Cognazzo hanno intrattenuto il pubblico in un confronto tra matematica e musica, in cui scale, pentagrammi e grandi pezzi della tradizione musicale hanno convissuto con riflessioni, traslazioni e altre diavolerie matematiche. La serata si è conclusa con l'esecuzione delle Variazioni Goldberg (BWV 988) di J.S. Bach.
Come in ogni Vacance dell'Esprit, non sono mancate le domande e la cordiale, appassionata e, spesso, divertente interazione col docente da parte di un pubblico numeroso ma attento e di alto livello.
Qui sotto il materiale utilizzato durante le lezioni, scaricabile in formato pdf:
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