Cos’è la meditazione? Ri-vedere e ri-domandare dall’origine di ogni esperienza

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Ogni civiltà è caratterizzata dalla domanda fondamentale a cui cerca risposta.
La nostra, figlia di quella greca antica, si chiede fondamentalmente tì tò òn: cos’è ciò che è.
La scienza moderna ha ridotto i termini di questa domanda a due sottodomande: “Come si comporta? A che serve?”.

Una volta risposto a questo, siamo convinti di avere compreso l’essenza di quanto indaghiamo. Oggi ci chiediamo di noi stessi in termini di comportamento del cervello, dell’organismo e della società. Ogni disagio, anche quello “dell’anima”, viene affrontato riconducendolo alle due sottodomande suddette. Ne segue che, vigendo il paradigma scientifico-tecnico, il male esistenziale (Chi sono? Che senso ha l’esistenza?) viene letto come disfunzione e affrontato in laboratorio.
D’altronde, i tempi della metafisica nelle sue varie forme, in Italia sono finiti con l’uccisione di Giovanni Gentile; il dopoguerra ha portato a delegare alla scienza le risposte alle domande suddette.
Oggi si vive nella pseudo libertà da un “Dio morto” e nella luce, con pretese onnicomprensive, del “tribunale della ragione” e dell’oggettivismo scientifico. Ciò a molti non basta.

Come riaprire la questione?
Riesumando Dio?
No, non verrebbe accettato.
Dunque?
Occorre ripartire da sé.
Come?
Esattamente dal luogo dove questa stessa domanda, come ogni domanda, sorge, e questo non metaforicamente, ma in sede pratica, attraverso la meditazione.

La meditazione è proprio questo: ri-vedere e ri-domandare dall’origine di ogni esperienza.
Pratico la meditazione da oltre trent’anni. Attraverso di essa ho trovato le risposte che cercavo alle domande di identità profonda e di senso.
La dimensione della meditazione è quella di disciplina dell’indagine e in ciò ben si concilia con il bisogno critico che connota la mente occidentale. Al meditante vengono forniti mezzi per edificare atteggiamenti di osservazione nel silenzio interiore. Si risveglia un’altra mente, che la nostra vita ordinaria non conosce. Le intuizioni giungono con risonanza profonda e persuasiva, aprendosi al confronto da un lato con la tradizione, dall’altro con la contemporaneità. La meditazione offre una visuale sconosciuta all’occidentale: lo sguardo che scaturisce dall’origine di ogni pensare.
Questa Via è praticabile anche oggi.

Franco Bertossa
presidente di ASIA

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