Cos’è “laicità”? Qual è il ruolo del dubbio nel pensiero individuale e collettivo? Abbiamo intervistato in proposito Paolo Bancale, direttore della rivista NonCredo e presidente della Fondazione Religions Free.
Il pensiero laico, non credente, agnostico non è un’etichetta in mera antitesi oppositiva ad un credo, quanto una posizione personale posta all’interno del dialogo culturale, la quale necessita di basi fondate e consapevolezza del rapporto che intercorre tra la solitudine esistenziale di ogni individuo e le fredde istituzioni religiose. Una religiosità più autentica, dominata dal mistero che la sottende è possibile allorché si entra in dialogo serrato con il pensiero critico, svincolato da zone cieche e da idoli consolatori. La filosofia buddhista offre un autentico farmaco al malessere di un Occidente fondato sul pensiero logico-speculativo che, intrecciato al progresso scientifico e ai suoi fini sempre più tecnici e sempre meno umanistici, banalizza sempre più l’osservazione del proprio panorama interiore e il valore dell’esperienza in prima persona.
La sofferenza esistenziale non può essere curata da presunte cause oggettive (religiose o scientifiche), ma partendo da noi stessi, da colui che soffre. Il disorientamento metafisico rappresenta quanto di più universale alla natura umana coeva e la cultura ne raffigura l’interlocutore privilegiato, attraverso domande e risposte relative al percorso storico del pensiero. Di grande importanza è dunque il porsi in autentico ascolto non solo di sé ma della cultura in cui si vive. Per questo è nata la rivista NonCredo, tesa ad accogliere coloro che, attanagliati da profondi interrogativi sulla propria vita e sull’esistenza, desiderano affrancarsi da influenze dogmatiche e fideistiche, così come da atteggiamenti post-filosofici acritici anche quando superficialmente relativistici.
Intervista: Stefano Poletti
Riprese: Alessandro Giannandrea
Montaggio: Silvana Buzzi